
Il D.Lgs. 29/2024, noto anche come "Decreto Anziani", rappresenta un importante passo avanti per il sostegno e la tutela delle persone anziane in Italia. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 marzo 2024, introduce una serie di misure volte a migliorare la qualità della vita degli anziani, promuovendone l'autonomia, la dignità e l'inclusione sociale.
Il Decreto Anziani interviene su diversi fronti per migliorare la vita delle persone anziane, dalla prevenzione della fragilità all'assistenza per la non autosufficienza, passando per la promozione dell'invecchiamento attivo e la lotta all'isolamento sociale.
Ecco alcuni punti chiave del decreto:
Obiettivi generali: Il decreto mira a promuovere l'invecchiamento attivo, prevenire la fragilità, contrastare l'isolamento sociale e garantire un'assistenza più efficace e coordinata. Si concentra su dignità, autonomia e partecipazione attiva degli anziani nella società.
Invecchiamento attivo e inclusione sociale: Vengono promosse iniziative per contrastare l'isolamento sociale, come coabitazioni solidali e intergenerazionali (senior cohousing e cohousing intergenerazionale) e attività di utilità sociale per permettere agli anziani di continuare a contribuire alla società. Si punta anche allo sviluppo di forme di turismo del benessere e turismo lento.
Assistenza e non autosufficienza: Il decreto prevede investimenti per il potenziamento delle strutture sociosanitarie e una maggiore integrazione tra servizi sanitari e sociali. Introduce la "Prestazione Universale" per anziani non autosufficienti con un bisogno assistenziale "gravissimo", erogata dall'INPS a partire dal 2 gennaio (presumibilmente 2025, data l'istituzione della commissione tecnico-scientifica nell'ottobre 2024), rivolta agli ultraottantenni.
Salute e sicurezza sul lavoro per gli anziani: L'articolo 5 del decreto contiene misure specifiche per la promozione della salute e dell'invecchiamento attivo nei luoghi di lavoro, attraverso la valutazione dei fattori di rischio e la sorveglianza sanitaria, in linea con il D.Lgs. 81/2008.
Valutazione multidimensionale unificata: Il decreto promuove l'accesso a una valutazione multidimensionale unificata per una presa in carico più completa e personalizzata degli anziani, includendo anche strumenti di sanità preventiva e telemedicina a domicilio.
Riordino e semplificazione: Il D.Lgs. 29/2024 cerca di riordinare, semplificare e coordinare le attività di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria, rendendole più efficaci e sostenibili.
La nuova Prestazione Universale prevista dal Decreto Anziani (D.Lgs. 29/2024).
Cerchiamo di approfondire ulteriormente l'argomento, fornendo informazioni aggiuntive che potrebbero essere utili:
Cos'è la Prestazione Universale:
Si tratta di una misura sperimentale, in vigore dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, che mira a fornire un sostegno economico più consistente agli anziani ultraottantenni in condizioni di non autosufficienza gravissima. L'obiettivo è quello di superare gradualmente l'attuale indennità di accompagnamento, offrendo un supporto più mirato e completo.
Composizione dell'assegno:
La Prestazione Universale è composta da due quote:
Quota fissa: Corrisponde all'importo dell'attuale indennità di accompagnamento (attualmente 527,16 euro mensili, ma l'importo potrebbe subire variazioni). Questa quota è destinata a coprire le spese generali legate alla condizione di non autosufficienza.
Quota integrativa ("assegno di assistenza"): Ammonta a 850 euro mensili ed è specificamente finalizzata a remunerare il lavoro di cura e assistenza, che può essere svolto da:
Badanti con regolare contratto di lavoro: In questo caso, l'assegno di assistenza può essere utilizzato per coprire parte o tutto il costo del lavoro domestico.
Imprese qualificate nel settore dell'assistenza sociale non residenziale: L'assegno può essere impiegato per acquistare servizi di assistenza domiciliare forniti da queste imprese.
Requisiti per accedere alla Prestazione Universale:
Come hai giustamente indicato, non tutti gli anziani possono accedere a questa prestazione. I requisiti fondamentali sono:
Età: Almeno 80 anni compiuti.
Bisogno assistenziale gravissimo: Questo requisito sarà valutato dall'INPS attraverso specifici indicatori che terranno conto del livello di non autosufficienza e della necessità di assistenza continua. I criteri specifici di valutazione non sono ancora stati completamente definiti, ma è presumibile che si baseranno su scale di valutazione multidimensionale già utilizzate in ambito assistenziale.
ISEE: Un valore ISEE per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria non superiore a 6.000 euro. Questo requisito mira a concentrare il beneficio sulle famiglie con minori risorse economiche.
Aspetti importanti da sottolineare:
Sperimentazione: La Prestazione Universale è una misura sperimentale, quindi la sua applicazione e i suoi effetti saranno monitorati attentamente per valutarne l'efficacia e l'eventuale necessità di modifiche.
Non è per tutti gli anziani: È fondamentale ribadire che questa prestazione è rivolta solo agli anziani ultraottantenni con un bisogno assistenziale gravissimo e con ISEE entro la soglia prevista. Non sostituisce l'indennità di accompagnamento per tutti gli anziani non autosufficienti.
Integrazione con altre prestazioni: È importante chiarire come la Prestazione Universale si integrerà con altre prestazioni assistenziali e con i servizi offerti a livello territoriale. Questo aspetto sarà definito dalle Regioni e dagli enti locali.
Erogazione: La prestazione sarà erogata dall'INPS a partire dal 2 gennaio 2025.
La domanda per la Prestazione Universale prevista dal Decreto Anziani (D.Lgs. 29/2024) deve essere presentata all'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale).
Ecco i punti chiave su come e a chi presentare la domanda:
Destinatario della domanda: INPS.
Modalità di presentazione: Esclusivamente online (telematica).
Portale INPS: Attraverso il portale dedicato "Punto d'accesso alle prestazioni non pensionistiche" presente sul sito istituzionale dell'INPS (www.inps.it).
Supporto per la presentazione della domanda:
Chi avesse difficoltà con la procedura telematica può rivolgersi a:
Patronati: Offrono assistenza gratuita per la compilazione e l'invio delle domande all'INPS.
CAF (Centri di Assistenza Fiscale): Offrono assistenza per la compilazione e l'invio delle domande, generalmente a pagamento.
Contact center INPS: Il numero di telefono del contact center INPS è il 803 164 (gratuito da rete fissa) o 06 164 164
Il Decreto Anziani promuove l'utilizzo della Valutazione Multidimensionale come strumento fondamentale per la presa in carico degli anziani, con particolare riferimento all'accesso alla Prestazione Universale e alla definizione di piani di assistenza individualizzati.
Obiettivi della Valutazione Multidimensionale nel Decreto Anziani:
Presa in carico globale e personalizzata: La VM permette di avere un quadro completo dei bisogni dell'anziano, per definire un piano di assistenza personalizzato che tenga conto di tutte le sue esigenze.
Integrazione tra servizi: La VM favorisce il coordinamento e l'integrazione tra i diversi servizi (sanitari, sociali, sociosanitari) coinvolti nella presa in carico dell'anziano.
Prevenzione e promozione dell'autonomia: La VM può identificare precocemente situazioni di fragilità e attivare interventi di prevenzione per mantenere il più a lungo possibile l'autonomia dell'anziano.
Monitoraggio e valutazione degli interventi: La VM permette di monitorare l'efficacia degli interventi attuati e di apportare eventuali modifiche al piano di assistenza.
Accesso alla Prestazione Universale: La valutazione del "bisogno assistenziale gravissimo", uno dei requisiti per accedere alla Prestazione Universale, si basa su criteri multidimensionali.
Come si svolge la Valutazione Multidimensionale:
La VM viene effettuata da un'équipe multidisciplinare, composta da diverse figure professionali, tra cui:
Medici (medico di medicina generale, geriatra, specialisti).
Infermieri.
Assistenti sociali.
Fisioterapisti.
Terapisti occupazionali.
Psicologi.
L'équipe utilizza strumenti standardizzati e scale di valutazione per raccogliere informazioni sulle diverse aree di bisogno dell'anziano.
L'assistente sociale svolge un ruolo cruciale nel contesto dell'assistenza agli anziani, soprattutto alla luce delle nuove disposizioni introdotte dal Decreto Anziani (D.Lgs. 29/2024). Il suo intervento si articola in diverse aree, con l'obiettivo di promuovere il benessere, l'autonomia e l'inclusione sociale delle persone anziane.
L'assistente sociale è una figura professionale fondamentale per garantire il benessere e la qualità della vita degli anziani, offrendo un supporto personalizzato, integrato e orientato alla promozione dell'autonomia e dell'inclusione sociale. Il Decreto Anziani rafforza ulteriormente questo ruolo, sottolineando l'importanza di un approccio multidimensionale e integrato alla presa in carico degli anziani.
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